La scuola è sempre al centro delle polemiche. Sembra sempre una storia diversa ma, da qualche mese, il punto è sempre uno, i libri.
Lo scorso febbraio una scuola italiana era stata messa sotto accusa perché i docenti facevano leggere ai bambini le favole classiche nelle quali il modello di famiglia rappresentato viene oggi considerato troppo “tradizionale” e quindi non al passo con i tempi.
Personalmente io non leggo a mio figlio quelle che vengono considerate fiabe classiche perché Bianceneve è senza mamma e la matrigna la vuole uccidere, perché Cenerentola è senza mamma e senza papà e la matrigna è perfida, perché la mamma di Cappucetto Rosso la manda da sola nel bosco e per un milione di altri motivi. Ad ogni modo io non me la sento di considerare queste favole come esempio di “famiglia tradizionale” a meno che nelle famiglie di una volta non moriva sempre un genitore ma, non mi risulta e, personalmente, non le farei leggere a scuola.
La polemica scolastica di questo mese riguarda invece il libro di Melania Mazzucco dal titolo “Sei come sei”. Nel testo si parla di amore quello tra un padre e una figlia e, anche, di amore omosessuale. Il libro in questione è stato messo all’indice proprio perché parla di omosessualità e, secondo alcuni genitori, non è adatto a ragazzi tra i 15 e i 16 anni.
Fatemi capire le favole rappresentano la famiglia tradizionale e quindi non sono al passo con le famiglie allargate di oggi ma, un libro che parla di omosessualità e di famiglia, di una figlia cresciuta con amore e poi tolta al padre perché gay e quindi affidata allo zio è ritenuto “osceno”. Perché l’omosessualità non è una questione odierna? Magari tra questi ragazzi c’è qualche omosessuale o qualcuno che ha un amico gay e allora? Dov’è il problema? Quale sarà il prossimo libro da “non leggere”?